
Correva l’anno 1995 quando quel genio di Simone Ferri, conosciuto dai più come Sìmon Gomes (IO!), ideò un torneo amatoriale di calcio a 5, anzi di calcetto su quel famoso mattonato rosso della parrocchia San Luigi Grignon di Monfort a Monte Mario, sulla via Torrevecchia. Doveva essere una cosa da poco conto, invece quando le squadre si sfidavano su quel campaccio parrocchiale sembrava la Coppa del Mondo! Nessuno che si spostava un centimetro, persino coloro che prima di allora non avevano mai dato un calcio a un pallone. Beh, questo era l’effetto della coppa monfortana. Il vice-parroco, padre Aldo Bolis, ci permetteva la prenotazione giornaliera e noi ragazzini tra i 15 e i 18 anni eravamo lì al termine della scuola – periodo giugno,luglio – a sentirci le star del mondiale USA 1994. Partiamo dalle maglie: l’idea delle maglie personalizzate fu mia e di Fulvio Rapanà conosciuto come Fulvio Sousa, tatuatore e gran disegnatore. Comprammo le maglie al negozio Nello Sport che oggi non c’è più ed è stato sostituito da uno studio dentistico. Un muta rossa con maniche bianche (AJAX), una muta gialla (REAL) e una muta verde con bordi fuxia. Un’altra squadra aveva le maglie tutte blu (CHELSEA). Si, eravamo proprio 4 squadre, ovvero tra i venti e ventiquattro giocatori totali. L’arbitro era Ciro Ciampi (padre dei fratelli Giuseppe, Alessandro e Stefano), un fedelissimo del fischietto. Altro che Holly & Benji, le nostre partite non finivano mai.
Oggi, a distanza di 30 anni esatti, riproviamo ad affrontarci col sorriso sulle labbra, chi genitore e chi no, chi ha mantenuto il fisico da atleta e chi il fisico lo mantiene a tavola con cinque piatti davanti la bocca… Stavolta la richiesta è stata di Nicola Romita, er biretta, che mi ha chiesto la possibilità di creare questo fantastico gruppo monfortano dal nulla. E io mi sono adoperato subito. Oggi facciamo un minitorneo di calcetto (non calcio a 5, proprio calcetto) come all’epoca, però oggi contiamo solo tre squadre invece di quattro. Ma ce le facciamo bastare. Si giocherà al Taggino da Luciano, in via Taggia 93 a Roma e poi se i nuovi preti ce lo permetteranno faremo la finalissima proprio ai monfortani, che oggi è un signor campetto in erba sintetica colorata e non c’è più il mattonato rosso che sporcava le nostre scarpe!
